Prodotto industriale o opera d’arte?

Immagine birkenstock

Con sentenza del 20 febbraio 2025, la Bundesgerichtshof (Corte Federale di Giustizia tedesca) ha confermato la decisione dei giudici d’appello, i quali avevano negato la tutela del diritto d’autore per i modelli di sandali di un celebre marchio, già tutelati come design registrato.

La controversia legale

L’attrice, società di un noto gruppo calzaturiero operante dal 1774 ha agito in giudizio contro alcune imprese concorrenti, accusandole di aver copiato il design di alcuni loro modelli. La società sosteneva che questi modelli potessero essere considerati opere di arte applicata, ossia “copyrighted works of applied art“, e dunque protetti anche dalla normativa autoriale, di tutela più ampia rispetto a quella riconosciuta per il design. Ha inoltre richiesto l’inibitoria alla produzione e commercializzazione delle imitazioni, vendute a prezzi inferiori agli originali e il risarcimento dei danni per la violazione della proprietà intellettuale.

Le due forme di tutela a confronto

Oltre alla tutela morale, il diritto d’autore protegge i diritti patrimoniali e di sfruttamento economico dell’ideatore anche per i 70 anni successivi alla morte dell’autore.

Il design registrato, invece, garantisce un’esclusiva per massimo 25 anni successivi alla data di registrazione

Ecco spiegato il motivo dell’azione: inglobare sotto l’egida di una tutela più ampia e duratura nel tempo i diritti di sfruttamento economico dei modelli, facendo leva sulla notorietà acquisita da tali prodotti nel corso degli anni, in Germania, Europa e nel mondo.

La decisione della Corte

Nonostante la mediaticità della vicenda, anche per la popolarità del brand, la Corte ha respinto la richiesta di riconoscimento del diritto d’autore, sostenendo che le forme di design puramente tecniche non soddisfano i requisiti di originalità artistica richiesti dalla normativa di riferimento.

Per beneficiare di questa tutela, infatti, il design deve riflettere individualità e creatività, elementi che i modelli in esame non possederebbero in misura sufficiente.

Secondo la Corte, il design dei sandali è fortemente influenzato da esigenze funzionali e tali aspetti tecnici avrebbero prevalso sulla componente creativa, giustificando così l’esclusione dalla protezione d’autore e aprendo la strada alla produzione di modelli simili da parte di altri operatori.

Conclusioni

La sentenza ha suscitato opinioni contrastanti.  Anche se relativa ad altro Stato membro, la vicenda – per diversi aspetti – può essere trasposta nell’ordinamento italiano, dove è disciplinata dal Codice della Proprietà Industriale (D.lgs. n. 30/2005), che ammette una tutela d’autore per i modelli industriali solo se ne viene riconosciuto il presupposto valore artistico. La giurisprudenza italiana si è dimostrata, in alcuni casi, più flessibile, anche se è verosimile ritenere che anche in Italia l’epilogo avrebbe potuto essere analogo.

In definitiva, il caso che ha interessato i sandali dimostra l’importanza della linea sottile che distingue un’opera di design industriale dalla creazione artistica, che può essere di notevole importanza per un’impresa, all’interno di un mercato in cui originalità e innovazione rappresentano un valore fortemente competitivo.

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