La circolazione stradale e, più in generale, la conduzione di veicoli costituisce un’ipotesi tipica di attività pericolosa che, in quanto tale, gode di una disciplina speciale sia in ambito civilistico, sia pubblicistico che assicurativo, la quale statuisce precetti ed obblighi specifici per chi la esercita (patente di guida, limiti previsti all’interno del codice della strada, obblighi assicurativi, ecc.).
Le implicazioni giuridiche del sinistro
Proprio in virtù di tale complessità, sotto il profilo giuridico, il verificarsi di un sinistro stradale può dare vita a molteplici questioni (civilistiche, amministrative, penali) e coinvolgere più soggetti a diverso titolo.
Il profilo civilistico: il risarcimento del danno
Dal punto di vista civilistico, l’aspetto più rilevante è quello relativo alla ricostruzione della dinamica del sinistro e, quindi, della responsabilità nella causazione del medesimo, da cui dipende il diritto al risarcimento, sia patrimoniale sia non patrimoniale, da parte del danneggiato, che si mostri incolpevole e che potrà agire contro il danneggiante e gli eventuali soggetti che hanno prestato garanzia sulla probabile verificazione del sinistro.
La gestione del sinistro nell’immediatezza dell’evento
Nell’immediatezza dell’evento dannoso, laddove ve ne sia la possibilità, andrebbero acquisite quante più evidenze possibili sulla dinamica del sinistro, non solo coinvolgendo le Autorità preposte ma anche acquisendo i nominativi e le eventuali dichiarazioni dei soggetti presenti sul luogo.
Informazioni, quelle sulla dinamica del sinistro e sui soggetti presenti al tempo dell’evento, che dovranno poi confluire nella denuncia del sinistro e/o nella richiesta risarcitoria.
La procedura di risarcimento stragiudiziale
La denuncia del sinistro alla Compagnia assicurativa, con descrizione della dinamica, dovrebbe avvenire entro 3 giorni dall’occorso, ai sensi dell’art. 1913 cc, così da dare corso all’istruttoria interna, alla ricostruzione della dinamica del sinistro e alla quantificazione dei danni realizzati e, infine, sussistendone i requisiti, al pagamento del danno. Laddove, invece, la trattativa dia esito negativo, l’interessato non potrà che adire la Giustizia per vedersi riconosciuta l’eventuale ragione.
Gli accorgimenti da tenere
L’attività extragiudiziale per l’ottenimento del risarcimento del danno può essere svolta autonomamente da ciascun danneggiato o da un suo incaricato. Tuttavia, l’attività propedeutica alla formulazione della richiesta risarcitoria, nonché la sua redazione, rappresentano due momenti essenziali per l’auspicato risarcimento del danno. Per cui le attività propedeutiche all’inoltro di tale domanda devono essere realizzate con cura, perizia e competenza tecnica adeguata alla complessità della questione trattata.